sabato 9 marzo 2013

Sopravvivere

E’ quasi mezzanotte e sono qui in macchina fuori dal deposito ad aspettare che Paul esce dal lavoro. Straordinari. Otto ore. Bisogna prenderli quando ci sono o quando decidono di “farli avere”. Dall’altra parte della strada c’e’ un furgone tipo Ducato, parcheggiato. Un uomo asiatico e’ seduto alla guida. Poco dopo arriva una signora in macchina gli si affianca, lui scende dalla macchina e siede al volante mentre lei passa dalla parte del passeggero. Un’altra moglie probabilmente venuta a prendere il marito che ha appena finito di lavorare.
Ne vedo tanti e ne sento tanti. Sicuramente anche in Italia ce ne sono ma non e’ proprio cosi comune o non lo era. Il lavoro non e’ quasi mai uno. Tanta gente fa il doppio lavoro, un solo stipendio non basta ma anche due lavori non bastano. Gente che lavora 7 giorni su 7, che lavora di notte e anche di giorno con solo tre, quattro ore in mezzo per dormire. Dipende se i due lavori sono vicini o se il viaggio tra l’uno e l’altro non prende tempo.

In una famiglia c’e’ il marito che lavora di notte e la moglie di giorno per accudire i bambini. Niente nonni e le baby sitter ti prendono uno degli stipendi, troppo. Qualcuno decide di abitare  fuori citta’ per avere un po’ piu’ di spazio e meno spese. Il tragitto richiede sveglia alle 4 di mattina pulman o treno alle cinque, cinque e mezza per arrivare alle otto o alle nove al lavoro. Dipende da dove si parte. Qualcuno abita in stati vicini come Connecticut o Pennsylvania. Le case costano molto meno e la vita anche. La qualita’ di vita ci guadagna per quanto si possa nel weekend.
Mi ricordo che in Italia tempo fa lavorare nelle feste comandate era una rarita’, qui e’ una regola. Natale, Pasqua, Capodanno, Festa del Lavoro, dell’Indipendenza. Niente freni al consumismo e la famiglia va a farsi benedire.
Io ovviamente parlo sempre dalla parte dell’immigrato, non di quelli nati e cresciuti qui.
I nuovi arrivati (o newcomers) le ferie se le scordano oppure le passano al paese natio a trovare la famiglia quando riescono a mettere da parte i soldi per il viaggio .
Ovviamente , come dappertutto i lavori o doppi lavori vanno dalle pulizie di uffici e case alla baby sitter o badante, camerieri, fattorini, tassisti, lavori manuali in genere come muratori, carpentieri, elettricisti, idrualici e via dicendo.

24 ore al giorno, sette giorni su sette la citta’  e’ opeativa. C’e’ sempre qualcuno che va o torna dal lavoro. Non tutti pero’ fanno orari strani.
Ci sono gli immigrati d’oro che non se la passano cosi male. Arrivati con un lavoro gia’ in tasca, uno stipendio che permette molto, un affitto pagato dalla ditta con tanto di raccomandazione per il proprietario da parte del datore di lavoro. Sono poi quelli che hanno connessioni, connazionali gia’ sul posto che elargiscono consigli sul come fare questo e quello. Una cerchia ristretta dove tutti si conoscono e tutti danno una mano. Sono gli stessi che dicono ai connazionali in patria di mollare tutto e venire qui, come se l’America adesso fosse ancora quella di cinquanta anni fa. Poco a poco i benefici sono stati tolti a meno che non ti fai eleggere in una carica pubblica e allora qualcosa salta fuori.
Ci sono persone poi come Ted, lavavetri che ogni tanto passa per lavare i vetri dell’ufficio dentro e fuori. A noi chiede meno perche’ abbiamo il cornicione. Esce senza corde ma e’ assicurato dice per ogni evenienza. No, non e’ un poveraccio anzi, con il suo lavoro manda avanti una famiglia. L’altro ieri diceva di quanto ha imparato ad apprezzare quello che ha senza inseguire i soldi e lavorare ore e ore solo per farne di piu. Ha perso una figlia a 13 anni, un giorno e’ andata a casa da scuola con un mal di testa e sette mesi dopo non c’era piu’.

Cosi quando si e’ ammalato lui l’anno scorso ha cominciato a combattere come sua figlia e adesso sta’ bene. Prima come tutti qui, era ossessionato dal fare soldi. Adesso e’ contento se riesce a fare qualche soldo al giorno. Se ne va sul cornicione con il suo secchio e la spugna al nono piano e io al solito mi giro dell’altra parte.

sabato 23 febbraio 2013

Una leggenda vivente


Giovedi 21 febbraio. HarleyDavidson Garage Party. Una volta all’anno alla concessionaria della Harley Davidson danno un party per sole donne. Per chi vorrebbe guidare la moto, per chi gia’ lo fa e sta’ pensando di comprarne una nuova, per convincere qualcuna a scendere dal sellino posteriore e prendere in mano il manubrio.
Quest’anno ho deciso di andare a fare un giro, cosi per vedere che aria tirava. La serata si svolge a tappe. Prima i venditori spiegano cosa Harley produce. Sono cinque i tipi di moto con diversi modelli. Il modello che una persona deve comprare non si deve basare su stereotipi tipo “ sei una donna e devi comprare una moto piccola”. Non e’ detto che la moto di piccola cilindrata vada bene a una donna alta un metro e cinquanta. Possibile che sia troppo alta. Una moto piu’ grossa e’ piu bassa. L’importante e’ riuscire a farla stare dritta e a muoverla da ferma.

Seconda tappa parti e ricambi. Ci viene spiegato che le Harley sono come dei vestiti. Le compri perche’ ti piacciono e poi cominci ad abbellirle per personalizzarle. Un po’ come comprare un vestito, poi compri le scarpe, la cintura, la borsa e tutto quello che crea  un insieme per un particolare evento. Il tutto deve essere in armonia e soprattutto ci deve piacere.Terza tappa. Vestiario. La manager del reparto ci spiega come si compra un casco, gli occhiali d’obbligo per protezione, il giubbotto e gli stivali  che e’ meglio che coprano le caviglie.
Poi si passa alla dimostrazione nel sollevare una moto da terra. L’istruttore e’ una donna di 70 anni che guida da 40. Basta avere la tecnica e sollevi il mondo. Le ragazze intervenute provano ad una ad una senza fatica.Finita la dimostrazione ci spiega come, per diventare un motociclista esperto e per rimanere vivi e’ assolutamente necessario imparare ad anticipare le mosse di tutti gli altri perche’ noi essendo un tipo di supereroe della strada abbiamo il dono dell’invisibilta’! La maggior parte delle spiegazioni che gli automobilisti danno dopo aver fatto un’incidente e’ “non l’ho visto”.
Ci invita quindi a indossare abiti catarinfrangenti e ad aggiungere luci alle moto che permettano agli altri di vederci.
Alla fine e’ la volta di Gloria. Gloria e’ una donna minuta di 87 anni. Nata e cresciuta sul retro della concessionaria della Indian di suo padre aperta 98 anni fa. Quando lui muore, giovane, la madre ne prende possesso e la manda avanti diventando poi concessionaria Harley. A due anni ha una foto dove stringe bulloni alle moto dell’officina. A sedici il fratello, tra mille proteste e pianti la costringe a provare a guidarne una. Da allora non l’ha piu’ lasciata. Sono passati 72 anni e ancora guida. E’ parte del gruppo delle Motor Maid Inc. Un’associazione di donne motocicliste fondata da una pioniera, Dot Robinson nel 1940 con Vera Griffin e Linda Dageau. Ogni anno si ritrovano in diverse parti degli Stati Uniti. Un anno a Ovest, uno a Est e uno in Centro. L’anno scorso il raduno e’ stato organizzato in South Carolina, quest’anno in Oregon e l’anno prossimo in Texas. Quello di cui vanno fiere e’ che guidano la moto ovunque si devono ritrovare. Non come gli uomini, dice,
che noleggiano un trailer!
E’ una di quelle persone che parlerebbero per ore delle loro esperienze e che ascolteresti per ore. Quando era piu’ giovane e non ancora sposata andava in giro da sola. Piu’ volte le e’ stato rifiutato un alloggio o la benzina. “Eri considerata pari di una ragazza di strada, una prostituta”. Grazie al cielo i tempi sono cambiati e si dice fiera di tutte quelle donne che decidono di guidare a loro moto. Ha conosciuto tante di quelle persone che non ne tiene piu il conto. E’ come incontrare persone di famiglia per strada. Cominci a parlare di niente e di tutto come se ti conoscessero da una vita. Quello che piu’ la diverte adesso, essendo una persona anziana, e’ che tutti gli uomini piu’ giovani la vogliono abbracciare e ci vuole poco a essere piu’ giovani di me, dice,
anche uno di 75 anni e’ piu’ giovane!
Non sale mai sul sedile posteriore e le poche volte che l’ha fatto cercava di sterzare da dietro per controllare la guida.
Il suo sogno e’ stato quello di viaggiare per l’Europa. E l’ha fatto. Quello che ricorda di piu’ e’ il Passo dello Stelvio e le strade che sono una meraviglia a ogni giro di curva per tutta Europa.
Prima di chiudere l’evento ci ha mostrato le sue foto con le “celebrita’” che considerano lei una celebrita’. Tra questi Jay Leno con la famiglia e Lorenzo Lamas che l’ha persino fatta salire sul suo chopper. Non lo permette a nessuno ma a me l’ha fatto fare e senza chiederglielo, sussurra.
La conoscono tutti ma forse non se ne rende conto. Ha promesso che scrivera’ un libro di memorie e, in caso ci riuscisse ci ha chiesto cortesemente di comprarne una copia. Forse non ha idea che non ha bisogno di chiedere.
La sua idea, salute permettendo, e’ di arrivare a guidare fino a 100 anni e poi dice che, forse, andra’ in pensione.

domenica 3 febbraio 2013

Football, Superbowl e Tailgate Party


http://www.neworleanssuperbowl.com/

E’ arrivata la domenica del Superbowl. Evento nazionale sponsorizzato, mediatizzato, esagerato da tutto e da tutti. Tranne quattro gatti (una sono io) che il football proprio non lo capisce. Partendo dalla parola “Football”, dove foot = piede e ball=palla. Non calciano la palla se non in rare occasioni durante la partita perche’ il nome? Perche’ chiamano il calcio “soccer”, che tradotto potrebbe chiamarsi kick  (letteralmente) o proprio Football?
L’origine del footbal americano il cui vero nome e’
Gridiron, deriva dal calcio europeo. Quando si e’ deciso di mettere regole del tipo “non toccare mai la palla con le mani” alcuni secessionisti hanno creato il “rugby”, uso delle mani e dei piedi insieme. La lontananza dell’America e del Canada dalla vecchia Europa e dalle regole del calcio create nel 1848 ha fatto si che qui si creassero delle regole proprie. Da li in poi il Footbal americano ha avuto una vita propria.
La NFL (National Football League) e’ la lega piu’ importante conta 32 squadre, alla fine vince il campionato una delle due che, giocando il Superbowl (una singola partita) si aggiudicano il trofeo Vince Lombardi. Quest’anno capita proprio oggi.
E’ un evento come dicevo che attrae e paralizza al televisore milioni di persone. I fortunati che riescono ad andare allo stadio devono pagare caro e salato il biglietto. Il mio tentativo, fallito, di vedere i Giants vincere a Indianapolis e’ andato in fumo con la vista della cifra da pagare, 2,000$ a persona. Solo il biglietto, poi c’e’ la trasferta e l’albergo.
Comunque, quest’anno sono a New Orleans. I Ravens di Baltimora e i 49rs ( letto: fortinainers) di San Francisco. Quasi tutti i programmi televisivi giornalieri o settimanali hanno trasferito lo studio in Louisiana per l’evento. Interviste con attori, cantanti, giornalisti, gente comune e politici sulle previsioni di vittoria e gossip sano e vario.
Anche Sandra Bullock sara’ alla partita. E’ stata la protagonista del film “The blind side” dove interpretava la madre adottiva di Michael Oher che da adolescente senza famiglia diventa un giocatore dei Ravens. La sua famiglia adottiva, quella vera, sara’ li sulle  tribune a vederlo, come fanno sempre da quando e’ stato adottato a 17 anni.
Il prima della partita e’ interessante. Come fanno prima dell’inizio di tutte le partite ci sara’ un mega tailgate party. La parola tailgate (tail= coda e gate=cancello) di per se non ha niente a che vedere con i party, anzi ha a che vedere con le automobili. E’ il portellone posteriore macchina. Questo party avviene nel parcheggio degli stadi. Le auto, sopratutto quelle delle station wagon hanno questo portellone che aprendosi piatto fa da tavolo o da sedile. Quello che viene messo dentro e’ tutt’altra cosa. Griglia per il barbecue, per ali di pollo, salsicce, verdure, e poi patatine, insalate fredde, birra a fiumi, sedie da spiaggia, in estate ombrelloni, tavoli da campeggio. Un gigantesco pic-nic con lo stadio della squadra del cuore a fare da sfondo.
E’ tutto il pomeriggio che sul canale fai da te i programmi di cucina suggeriscono il meglio del meglio per il tailgate party. Pare che non si svolga solo allo stadio e’ una vera e propria “festivita’” non ufficiale che viene celebrata anche nelle case. Cosi tutti pronti con cibarie e beveraggi davanti allo schermo a 60 pollici, semi fusi con la poltrona o il divano per 4 ore consecutive di cui solo 12 minuti di media vengono realmente giocati. Altra chicca del Superbowl sono le pubblicita’ costosissime che vengono pensate apposta e proposte tra un passaggio e l’altro e i cantanti che si alterneranno per Inno Nazionale, spettacolo di meta’ tempo. Alicia Keys cantera’ l’Inno, Beyonce’ lo spettacolo di meta’ tempo e Jennifer Hudson e Jamie Foxx duetteranno in “America the Beautiful” con il coro di bambini della Scuola di Sandy Hook. Un fuori luogo che andra’ ancora una volta a insistere sulla necessita’ del controllo delle armi in questo paese o meglio del privare i cittadini del loro diritto di difendersi con le armi garantito dal Secondo Emendamento della Costituzione.
A me interessano le pubblicita’, ne parleranno anche nei prossimi giorni, piu’ che della partita.
Non parteggio per nessuno, comunque GO RAVENS !!!





sabato 26 gennaio 2013

C'e' di mezzo il mare

Via Santa Maria
Quando trovi la persona “giusta”, quella che cercavi, quella con cui puoi parlare, quella che non e’ perfetta ma che e’ perfetta per te, l’altra meta’ del cielo, la tua meta’ o come altro la chiamano, mai pensi che devi arrivare a compromessi. Mai penseresti che devi pagare un prezzo. In fondo alla tua migliore amica non e’ capitato, alla vicina di casa, all’amico dell’amico, a un parente.  Forse tutti pagano un prezzo. Io non lo so e non lo posso sapere.
Io sono arrivata qui quasi otto anni fa e non sono piu’ andata via. Il mio prezzo da pagare e’ la lontananza dalla mia famiglia. Non lo senti tutti i giorni o meglio non te ne accorgi. Il lavoro, la casa, i problemi di tutti i giorni ti portano via la mente. Non ci puoi pensare altrimenti e’ finita. Ti prende la paranoia e ti chiedi tanti perche’ a cui non puoi rispondere. Allora accendi la tele, leggi un libro, scrivi un blog. Abito in una citta’ che pare attragga l’invidia di tante persone che conosco. Non so perche’. Il mito? La leggenda? Gli M&Ms in Times Square che ti fanno l’occhiolino quando passi? Vai a capire.
L’Empire State Building lo vedo tutti i giorni con le sue belle luci Led colorate e moderne, ma, vuoi mettere il Duomo con tutte le sue belle punte d’asparagi (cosi come le chiamava il mio carissimo professore di Storia dell’Arte al Liceo, Paciarotti Prof. Giuseppe).
Cosi passano le giornate, i mesi, gli anni e impari a non fartela pesare. Fino a quando sei costretta a pensarci quando una persona cara che non fa parte della famiglia stretta, un’amico, una parente si ammala o muore. Non e’ la morte che pesa. Fa parte della vita speri solo che arrivi il piu’ tardi possibile e che ci arrivi in buona salute o quasi.
E’ il non esserci. Prima. Quando c’e’ una visita medica, un check up in ospedale, una chiacchierata per tirar su il morale. Quando c’e’ di mezzo il mare non puoi prendere la macchina ed essere li in dieci minuti, ci sono otto ore di aereo, c’e’ il prezzo del biglietto.
In molti all’inizio mi hanno dato “consigli”. Torna a casa, cosa sei li a fare... In fondo mi sono solo sposata, nel bene e nel male, in ricchezza e poverta’, in salute e malattia. Promesse che si fanno cosi e poi quando hai nostalgia di casa molli tutto. Lasci quell’altra persona, l’altra meta’ che ti ha promesso le stesse cose e te ne vai. Cosa sara’ mai, un pezzo di carta?
Non li ho ascoltati, sono quei consigli che entrano da una parte ed escono dall’altra. Forse, mi sono detta, i miei preferiscono sapere che ho una vita mia, diversa, lontana. Sapere che non sono in casa da sola ad aspettare una malattia, una tragedia, una perdita, lasciandomi passare gli anni sotto gli occhi.
Quello che ho imparato in questi ultimi anni e’ prendere quello che viene. Ogni settimana di vacanza che possiamo passare insieme, ogni raid in citta’ di mamma con viaggi giornalieri al CVS a comprare cazzate, mini-viaggi in moto con mio fratello e avere la ”yarda” (parola italianizzata da yard o back yard, giardino sul retro della casa) tirata a specchio quando papa’ passa da Brooklyn e si aliena in giardino con la pala e il rastrello.
Un giorno forse riusciremo ad avvicinarci, magari in Francia a due passi da Ventimiglia a tre ore da Milano, per ora accontentiamoci di non abitare sull’altro Oceano, quello da 13 ore di volo. Per ora rimaniamo qui, lontani, in contatto con Skype ad “assorbire” notizie di malattie, funerali, nascite, matrimoni senza mai esserci di persona se non con una cartolina, l’unico messaggio che il 99% delle volte arriva. Che fa pensare al ricevente che ci siamo anche noi due che pensiamo, che non siamo poi cosi distanti. Siamo sullo stesso pianeta, c’era la neve li adesso c’e’ qui. C’e’ l’influenza dello stomaco ed e’ arrivata anche qui. Sono li ogni volta che qualcuno legge le mie “avventure” metropolitane.
Un’altro inverno, un’altro anno, altre storie raccontate in rete e poi via con il solito tran-tran fino alla prossima notizia.

venerdì 18 gennaio 2013

Diamo i numeri

Image courtesy of FreeDigitalPhoto.net
Mi sono presa una settimana di pausa. Tra feste e sparatorie varie mi sono data alla ricerca. Ricerca di risposte ad assurdita’ sempre piu’ frequenti che non hanno molto senso e che mi passano davanti tutti i giorni. L’economia va sempre peggio e sembra che nessuno se ne accorga, anzi a sentire i TG stiamo risalendo la china. Non solo stiamo affondando ma cercano pure di dare la colpa all’Europa per la crisi. Scusa? E dove mettiamo il crollo delle finanziarie e le banche salvate dal Governo che ha fatto trasfusioni a spese nostre senza smenarci nemmeno un soldo? Anzi ci hanno guadagnato! Ma diamo un po’ di numeri.
40% degli americani hanno meno di $500 dollari in banca. Niente risparmi. 40% di 300 milioni sono 120 milioni di persone che non hanno un centesimo. Il doppio di tutta la popolazione italiana. Almeno 10 milioni di nuclei familiari non hanno nemmeno un conto in banca. Gli Stati Uniti hanno la piu’ alta percentuale di persone che lavorano al minimo salariale se si paragona a nazioni ugualmente industrializzate.
20.2 milioni di americani spendono attualmente meta’ del loro stipendio per la casa, cioe’ il 46% in piu’ del 2001. Il debito pubblico e’ aumentato dal 1700% dal 1971 (si, millesettecento precento).
Un terzo degli americani non paga le bollette in tempo. Cioe’ 100 milioni.
Negli USA i nuclei familiari che hanno debiti con le carte di credito hanno in mediaun debito di $15,799. In totale abbiamo un debito di 798 miliardi di dollari in carte di credito.


L’ 83% di tutte le azioni sono possedute dall’ 1% degli americani. Per la prima volta nella storia americana le banche possiedono piu immobili che tutti i proprietari di case sul territorio.
100 milioni di americani sono iscritti almeno in uno dei programmi di welfare gestiti dal governo escludendo Social Security (pensione sociale) e Medicare (sistema federale di assistenza sanitaria per persone oltre i 65 anni e persone piu’ giovani in qualche modo disabili).
Un bambino su quattro e’ iscritto in un programma di buoni pasto per persone con reddito limitato.
Il numero di americani che vive sotto la soglia di poverta’ e’ aumentato di 6 milioni negli ultimi quattro anni. Ad oggi nella citta’ di Detroit piu’ del 50% di tutti i bambini vive in poverta’ e quasi il 50% degli adulti sono praticamente analfabeti.
Durante il 2012 il governo ha ereditato dall’anno precedente 3 biliardi dei vecchi debiti. Durante la corrente amministrazione si sono accumulati debiti quanto da quando George Washington e’ entrato alla Casa Bianca a quando ne e’ uscito Bill Clinton. Se il governo federale cominciasse a ripagare i suoi debiti un dollaro al secondo ci vorrebbero 440.000 anni per ripagare il debito nazionale. Allo stato attuale il debito pubblico cresce di 150 milioni di dollari ogni ora.
Siamo nelle stesse condizioni della Grande Depressione anzi peggio. La disoccupazione e’ al 25%, le azioni sono state sottovalutate del 50%.
Gli Stati Uniti hanno piu’ debiti procapite di Grecia, Portogallo, Italia, Spagna o Irlanda. Sono responsabili per piu’ di un terzo di tutti i debiti di governo dell’intero pianeta.
Il valore del dollaro e’ diminuito del 96% da quando e’ stata creata la Federal Reserve. Le 400 famiglie piu’ ricche d’America possiedono una ricchezza pari al 50% di tutti gli americani messi insieme.
In sostanza il vecchio detto che i ricchi sono sempre piu’ ricchi e i poveri sono sempre piu’ poveri non e’ mai stato cosi vero. Nel  vero senso della parola, non solo qui ma in ogni parte del globo, ci sono un pugno di persone che operano nell’ombra per arricchirsi sempre di piu’ a discapito di tutti gli altri. No, non sono rembambiti quelli che vanno al Governo, che non capiscono, che facendo certe manovre ci rovinano, questa e’ proprio l’idea. E ci stanno riuscendo benissimo. O sei con loro o contro di loro altrimenti ti diffamano, ti portano in tribunale e fanno credere a tutti che razza di persona maligna sei. E l’opinione pubblica che punta il dito pensando che se qualcuno e’ indagato qualche motivo ci deve essere. Qui e’ successo con Clinton e con qualche Governatore che non stava alle regole, salta fuori la donnina di turno che e’ stata ben pagata, soldi di contribuenti che sono stati spesi indebitamente e ti fanno fuori. O te ne vai o non demordono fino a quando ti trascinano talmente nel fango che decidi di “suicidarti”. Si, i suicidi sono all’ordine del giorno anche se la persona tre giorni prima aveva dichiarato di non volersi suicidare in nessun modo e per nessun motivo.
Ci sono dei maestri dell’eliminazione fisica di massa, se le inventano tutte. Dal fluoruro nell’acqua con la scusa di prevenire la carie, ai semi modificati geneticamente da una ditta che ha il monopolio e pure il marchio registrato cosi tu non compri altro che da loro. Il fluoruro di sodio e’ un’eredita’ nazista dei chimici di Hitler importati qui per evitare che venissero esportati al di la della cortina di ferro.  Una quantita’ infinitesimale nell’acqua distribuita dagli acquedotti cittadini, a dosi giornaliere, riduce il potere individuale di resistere alla dominazione portando alla sottomissione del volere di chi ti governa. Il fluoro e’ un ingrediente fondamentale per la produzione del Prozac il cui nome scentifico e’ fluoxetine e’ per il 94% floruro. Ad oggi 2/3 delle acque municipali statunitensi e in molte bottiglie di acqua minerale contengono fluoruro di sodio. E’ inoltre lo scarto della lavorazione dell’alluminio che si accumula nel corpo umano . L’uso di pentole di alluminio per esempio e’ stato legato all’ Alzheimer, alla progressiva distruzione mentale che distrugge la memoria della persona e la sua abilita’ di imparare, ragionare e giudicare. E questa e’ solo la punta dell’iceberg ci vorrebbero volumi e volumi e ore di spiegazioni per capire l’intricato sistema che si e’ creato in centinaia di anni di macchinazioni, ma questa e’ un’altra storia.

E speriamo che io me la cavo....


Ho trovato un sito molto interessante italiano. Forse non sono paranoica, forse qualcun’altro vede al di la’ della cronaca che ci impongono.
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Testi tratti da: http://youtu.be/bYkl3XlEneA  by Stefan Molyneux E dal libro di Jim Marrs  - “The Trillion-Dollar Conspiracy” – Ed. Harper


sabato 5 gennaio 2013

Anno nuovo vita vecchia

Ebbene si anno nuovo e vita vecchia. Dopo la quasi abbuffata di lasagne, affettati vari e insalata di mare con vino bianco rigorosamente importato dalla madre patria il Natale e’ passato.
Anche l’ultimo dell’anno ha avuto la solita palla cadere sotto pressione del bottone da parte del Sindaco Bloomberg che quest’anno ha avuto la decenza di baciare sua moglie invece di Lady Gaga. Voci di corridoio dicono che Newyorkesi a Times Square a Capodanno non ce ne sono. Chiusura delle strade adiacenti alle 13:30 del 31 dicembre. Non si entra e non si esce dal serraglio fino alle 12 e mezza. Cioe’ quasi dodici ore buone al freddo e al gelo, come la Sacra Famiglia. I due milioni di presenze che si sfioravano gli anni scorsi si sono dimezzati. Sicurezza.
Nessun messaggio del Presidente a fine anno. Ho letto che Napolitano non ha avuto fortuna con gli ascolti, sara’ che la gente e’ un attimino inviperita e certi torpiloqui politici non li sopporta piu’?
Tutti tornati a scuola e al lavoro. Anche il Congresso che ha interrotto la vacanza di Natale al Presidente per votare l’estensione di una leggina che era li dai tempi di Bush figlio. O cosi, o ci tassavano tutti. Solo una pausa, tra un po’ ci tornano sopra. Poi ha speso circa tre milioni di dollari per tornare alle Hawaii dalla famiglia, va be’.
                Quasi spenta la tragedia avvenuta in Connecticut 11 giorni prima di Natale alla scuola elementare. Polemiche a non finire per ritoccare la legge sul controllo delle armi. Anche quello sembra in pausa. Non ne parla quasi piu’ nessuno e ogni tanto al TG ci infilano il pazzo che spara all’impazzata. L’ultimo avvenimento gli integerrimi giornalisti non l’hanno neanche menzionato. Non sposava la causa del “consegnate-le-armi”, un agente in pensione che ancora portava la pistola ha sparato e ucciso il delinquente prima che potesse mietere vittime. Guarda caso si era infilato in un cinema.

Certo che i programmi televisivi e i film non aiutano a non alimentare pazzie e nevrosi varie. Gli ultimi nuovi telefilm che girano hanno per titolo:
“Shameless” – Senza Vergogna; “House of Lies” – La casa delle menzogne; “Californication” – un misto tra la parola California e fornicare. I vecchi “Twilight” – Crepuscolo (vampiri e lupi mannari);  
“Vampire Diaries” – Diari di un vampiro; “Grimm” – Favole di bambini rivisitate in versione horror;
“Supernatural” – Soprannaturale, due amici che si occupano di avvenimenti strani e cercano di risolverli rischiando anche la pelle. “Criminal Minds” ho smesso di vederlo. Pensando che c’e’ gente in giro capace di tanto non e’ qualcosa che vuoi vedere alla sera per rilassarti prima di andare a dormire.
Ma mi domando, dove stiamo andando a finire? Penso solo all’audience che vede ‘ste cose. Quelli che vengono ipnotizzati da queste cose, adolescenti, bambini che guardano di tutto e di piu’ senza controllo. Cosa succede nelle loro teste? Indottrinati a pensare che maghi e folletti sono i compagni migliori di vita. Saro’ anche antiquata ma ‘sta cosa non mi suona.
Da una parte riceviamo messaggi sempre piu’ preoccupanti di una Chiesa non piu’ affidabile che pare abbia creato piu’ pedofili che preti, dall’altra l’aumento incontrollato di programmi che incitano all’occulto, al mistero, al satanico. Non ultimo “666 Park Avenue”. Finanzieri o banchieri truffatori che si arricchiscono alle spalle degli altri facendola franca. E’ durato poche puntate e l’hanno tagliato. (
ndr. Al vero 666 di Park Avenue c’e’ la sede del Council of Foreign Relations o CFR, una bella organizzazione che controlla banche e finanza)
Mi sembra un dirottamento dei media verso la perdizione totale. Controllata. E che si fa quando ci si perde e si tocca il fondo? Quando non puoi piu’ rivolgerti neanche alla religione? Ti attacchi ai primi che passano e che ti promettono un nuovo ordine per tutto. Un posto migliore dove non ci sono confini e dove tutti vivono in pace con tutto. In sostanza chiedi a quelli che hanno creato il caos di tirartene fuori.


Via di li tutto il resto e’ noia. Come diceva Lucio Dalla “l’anno che sta’ arrivando tra un anno passera’... io mi sto’ preparando e’ questa la novita’”.

sabato 22 dicembre 2012

Chi spara a cosa


Dopo giorni di martellamento mediatico mi sono veramente rotta le scatole . E che diamine! 26 persone sono morte la settimana scorsa. E’ da venerdi che non sento altro che “gun control” (controllo delle armi). Ormai tutti dovrebbero sapere che non vogliono controllare le armi ma le persone. Quando qualcuno vuole che qualcosa sia fatta succedono una serie di eventi che ne portano all’effettuazione. Questa e’ una di quelle. Sono anni e anni che fanno battaglie al Congresso per una nuova legge sul controllo delle armi. E’ anni che non ne cavano un ragno dal buco.
Arriva il classico adolescente mentalmente instabile che fa una strage e ripartono all’attacco. Peccato che omettono di dire che certi “mostri” li creano proprio loro. C’e’ una percentuale molto alta di bambini che prendono psicofarmaci e antidepressivi sin dalla tenera eta’. Non devi essere un dottore per capire che farmaci presi per anni non garantiscono una crescita del cervello umano in modo normale. Se un bambino e’ troppo agitato invece di controllare il perche’ non dorme di notte e fa il matto di giorno gli danno calmanti. I calmanti creano depressione cosi gli danno antidepressivi. Cosi creano una bomba a orologeria che prima o poi esplode.
Si pensa anche che data l’alta concentrazione di sostanze chimiche nell’ambiente, dal terreno all’aria, e di conseguenza nel cibo e nell’acqua le nascite di bambini con  problemi sono in aumentate in percentuale confronto al passato. Autismo e sindrome da Attention Deficit Hyperactivity Disorder o ADHD (Difficolta’ a concentrarsi e iperattivita’). Cosi’ il bambino e’ iperattivo e va calmato. Il bello e’che non ci sono ne’ studi ne’ pubbicazioni che riconoscono questa sindrome. Alcuni ricercatori credono che gli psichiatri se la siano inventata di sana pianta cominciando a dare calmanti a bambini super-attivi. Qualsiasi altro disordine mentale viene classificato come autismo. E via di medicine per calmarli, svegliarli, farli dormire e via dicendo. Cosi e’ che mio nipote si e’ beccato un’ulcera a 16 anni a furia di prendere medicine.
Questi bambini ossessionati e mentalmente instabili diventano adulti ossessionati e mentalmente instabili. Persone che scattano per un nonnulla e che minacciano la propria madre di morte solo perche’ non gli ha permesso di cambiare i pantaloni prima di andare a scuola.
Che dire di comprare a bambini di sei anni giochi elettronici destinati a ragazzi piu’ grandi dove si spara, dove c’e’ sangue dappertutto? Qualcuno sa’ che a quell’eta’, dove credono ancora che Babbo Natale esista, non distinguono la realta’ dalla finzione e che sparare alla sorellina di 4 anni con la pistola del padre e’ solo un gioco come quello della TV?
Oppure che dire del dodicenne che uccide a fucilate la compagna incinta del padre perche’ la vedeva come una minaccia, senza poi pentirsi minimamente delle proprie azioni perche’ in fondo non ne capisce la gravita’?
L’ignoranza e’ una brutta bestia e fa danni. Ricordo che a sei anni avevo paura di cose che a 13 neanche mi sfioravano. Se fossi stata esposta a un certo tipo di televisione o di giochi probabilmente avrei fatto fatica a dormire, sarei stata nervosa tutto il giorno e mi avrebbero dato dei calmanti.
La parola d’ordine qui e’ famiglia. Pero’ i figli li cresce la televisione. Guardano qualsiasi cosa senza controllo. Hanno il computer a portata di mano e fanno infinocchiare i figli da un pinco pallino qualsiasi conosciuto online che “li capisce meglio dei genitori” perche’ loro, i genitori non li ascoltano. Troppo occupati a lavorare per campare o a chattare con le amiche parlando di gossip.


Tutte le stragi armate accadute finora hanno avuto come protagonisti personaggi in qualche modo disadattati. Dalla vittima del bullismo, per anni e anni alienato e preso in giro dai compagni e dagli amici dei compagni a quello che credeva di essere il Jocker del film Batman ai due guerrieri che imitavano Keanu Reevs in Matrix.
Solo una settimana prima della strage alla scuola elementare una madre ha allertato la polizia che ha fermato il figlio che stava pianificando un massacro alla prima di un film. Insospettita dal comportamento strano e dopo aver visto qualcosa a computer ha messo insieme i pezzi e sventato una strage. Sono tante le madri lasciate al loro destino a combattere ogni giorno e senza mezzi contro questi figli. Persone che non hanno soldi e tempo per curarli.


Ci sono stati altri due morti recentemente in un centro commerciale. Solo due morti che non hanno fatto notizia e che non hanno attirato l’attenzione sul problema del “gun control”.
Esagero? Chi puo’ mai pensare che si lascino uccidere bambini innocenti per ottenere uno scopo? Chi e’ quell’animale che puo’ arrivare a tanto?

Non andiamo lontano. In un’intervista anni fa in una TV nazionale l’allora Segretario di Stato Madeline Albright candidamente rispose alla giornalista che la intervistava, che se dei bambini dovevano morire per ottenere un piu’ alto risultato piu’ alto be’, era un rischio che si doveva correre senza battere ciglio. E’ poi un effetto collaterale per il bene comune.Il video e’ ancora su YouTube e c’e’ da non credere alla proprie orecchie.
Tutti siamo sacrificabili, proprio come ventisei persone in una scuola elementare.

Cominciano pero’ anche a circolare voci che e’ stato tutto preparato, dal mettere un “nuovo” sistema di sicurezza una settimana prima al “killer” che avrebbe avuto in tasca il documento d’identita’ del fratello che vive in New Jersey e che non vedeva da un paio d’anni, alle numerose armi che la madre avrebbe avuto in casa non si sa come e perche’. Due tizi avrebbero lasciato la scuola di corsa, sarebbero stati sentiti dalla polizia e poi lasciati andare. La persona che ha provocato la strage avrebbe poi puntato un’arma contro se stesso e dopo essersi suicidato l’avrebbe riposta per terra vicina alle altre due. O, prima di uscire di casa ha sfasciato il computer. Una persona autistica non e’ in grado di tanta premeditazione e tutti quelli che lo conoscevano l’hanno affermato nelle prime ore dopo la tragedia. In generale non sono violenti e sicuramente non arrivano ad armarsi fino ai denti, andare in New Jersey dal Connecticut per prendere il documento d’identita’ del fratello, tornare in Connecticut e fare quello che dicono abbia fatto.
La ciliegina sulla torta e’ che entrambe le stragi di Aurora nel cinema e questa sono state “predette” ne
ll’ultimo film di Batman....