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Manhattan from Brooklyn promenade
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Eccola li luccicante in tutto il suo splendore. La citta' che non dorme mai, la citta' dei teatri e dei musei, dei ristoranti, dei parchi e dei grattacieli. Quella citta' dove il Sindaco ha deciso di chiudere intere corsie per trasformarle in corsie per ciclisti. Si loro, quelli che vanno in contromano e che la corsia la usano poco. La corsia, quella che usano tutti gli altri per fare consegne, in fondo il carrello ha le ruote no? Tutti gli automobilisti imbestialiti costretti a ridursi in una corsia con il classico tipo che davanti a te non si muove, manda messaggi di testo, telefona, beve un litro di caffe' comprato da Starbucks (e dove senno'?) E quello dietro che suona, e i pedoni che ne approfittano per passargli davanti, come Milano. E che dire della tanto decantata metropolitana? Linee che viaggiano tutto intorno e dentro la citta' in tutti e 5 i quartieri. Piena di gente fino a scoppiare, mai l'espressione schiacciati come sardine e' stata piu' vera. Non importa che dicono all'autoparlante che c'e' un treno dietro, no, quello vogliono e spingono. Ogni tanto c'e' un po' di intrattenimento non sempre apprezzato dai pendolari. Li chiamo gli "showtime". Due, tre, quattro ragazzi che girano dentro alle carrozze della metropolitana con una radio e con il loro show. Ballano, girano, saltano mentre la metropolitana si sposta da una stazione all'altra. Chiedono "donations" e poi passano alla prossima carrozza. Almeno non stanno in strada a vendere roba. C'e' gente ovunque a ogni ora del giorno e della notte. E io qui a tentare di sopravvivere in questa citta' cosi luccicante e cosi affollata. La citta' che non dorme mai.