sabato 23 febbraio 2013

Una leggenda vivente


Giovedi 21 febbraio. HarleyDavidson Garage Party. Una volta all’anno alla concessionaria della Harley Davidson danno un party per sole donne. Per chi vorrebbe guidare la moto, per chi gia’ lo fa e sta’ pensando di comprarne una nuova, per convincere qualcuna a scendere dal sellino posteriore e prendere in mano il manubrio.
Quest’anno ho deciso di andare a fare un giro, cosi per vedere che aria tirava. La serata si svolge a tappe. Prima i venditori spiegano cosa Harley produce. Sono cinque i tipi di moto con diversi modelli. Il modello che una persona deve comprare non si deve basare su stereotipi tipo “ sei una donna e devi comprare una moto piccola”. Non e’ detto che la moto di piccola cilindrata vada bene a una donna alta un metro e cinquanta. Possibile che sia troppo alta. Una moto piu’ grossa e’ piu bassa. L’importante e’ riuscire a farla stare dritta e a muoverla da ferma.

Seconda tappa parti e ricambi. Ci viene spiegato che le Harley sono come dei vestiti. Le compri perche’ ti piacciono e poi cominci ad abbellirle per personalizzarle. Un po’ come comprare un vestito, poi compri le scarpe, la cintura, la borsa e tutto quello che crea  un insieme per un particolare evento. Il tutto deve essere in armonia e soprattutto ci deve piacere.Terza tappa. Vestiario. La manager del reparto ci spiega come si compra un casco, gli occhiali d’obbligo per protezione, il giubbotto e gli stivali  che e’ meglio che coprano le caviglie.
Poi si passa alla dimostrazione nel sollevare una moto da terra. L’istruttore e’ una donna di 70 anni che guida da 40. Basta avere la tecnica e sollevi il mondo. Le ragazze intervenute provano ad una ad una senza fatica.Finita la dimostrazione ci spiega come, per diventare un motociclista esperto e per rimanere vivi e’ assolutamente necessario imparare ad anticipare le mosse di tutti gli altri perche’ noi essendo un tipo di supereroe della strada abbiamo il dono dell’invisibilta’! La maggior parte delle spiegazioni che gli automobilisti danno dopo aver fatto un’incidente e’ “non l’ho visto”.
Ci invita quindi a indossare abiti catarinfrangenti e ad aggiungere luci alle moto che permettano agli altri di vederci.
Alla fine e’ la volta di Gloria. Gloria e’ una donna minuta di 87 anni. Nata e cresciuta sul retro della concessionaria della Indian di suo padre aperta 98 anni fa. Quando lui muore, giovane, la madre ne prende possesso e la manda avanti diventando poi concessionaria Harley. A due anni ha una foto dove stringe bulloni alle moto dell’officina. A sedici il fratello, tra mille proteste e pianti la costringe a provare a guidarne una. Da allora non l’ha piu’ lasciata. Sono passati 72 anni e ancora guida. E’ parte del gruppo delle Motor Maid Inc. Un’associazione di donne motocicliste fondata da una pioniera, Dot Robinson nel 1940 con Vera Griffin e Linda Dageau. Ogni anno si ritrovano in diverse parti degli Stati Uniti. Un anno a Ovest, uno a Est e uno in Centro. L’anno scorso il raduno e’ stato organizzato in South Carolina, quest’anno in Oregon e l’anno prossimo in Texas. Quello di cui vanno fiere e’ che guidano la moto ovunque si devono ritrovare. Non come gli uomini, dice,
che noleggiano un trailer!
E’ una di quelle persone che parlerebbero per ore delle loro esperienze e che ascolteresti per ore. Quando era piu’ giovane e non ancora sposata andava in giro da sola. Piu’ volte le e’ stato rifiutato un alloggio o la benzina. “Eri considerata pari di una ragazza di strada, una prostituta”. Grazie al cielo i tempi sono cambiati e si dice fiera di tutte quelle donne che decidono di guidare a loro moto. Ha conosciuto tante di quelle persone che non ne tiene piu il conto. E’ come incontrare persone di famiglia per strada. Cominci a parlare di niente e di tutto come se ti conoscessero da una vita. Quello che piu’ la diverte adesso, essendo una persona anziana, e’ che tutti gli uomini piu’ giovani la vogliono abbracciare e ci vuole poco a essere piu’ giovani di me, dice,
anche uno di 75 anni e’ piu’ giovane!
Non sale mai sul sedile posteriore e le poche volte che l’ha fatto cercava di sterzare da dietro per controllare la guida.
Il suo sogno e’ stato quello di viaggiare per l’Europa. E l’ha fatto. Quello che ricorda di piu’ e’ il Passo dello Stelvio e le strade che sono una meraviglia a ogni giro di curva per tutta Europa.
Prima di chiudere l’evento ci ha mostrato le sue foto con le “celebrita’” che considerano lei una celebrita’. Tra questi Jay Leno con la famiglia e Lorenzo Lamas che l’ha persino fatta salire sul suo chopper. Non lo permette a nessuno ma a me l’ha fatto fare e senza chiederglielo, sussurra.
La conoscono tutti ma forse non se ne rende conto. Ha promesso che scrivera’ un libro di memorie e, in caso ci riuscisse ci ha chiesto cortesemente di comprarne una copia. Forse non ha idea che non ha bisogno di chiedere.
La sua idea, salute permettendo, e’ di arrivare a guidare fino a 100 anni e poi dice che, forse, andra’ in pensione.

Nessun commento: