Midtown Manhattan by Ivan Corellas
Per quanto sia definita la citta’ che non dorme mai, sempre sveglia, sempre affollata, ad
agosto anche qui vanno in ferie. Le scuole sono chiuse e le spiagge sono a poca distanza.
Il mio capo e il mio collega sono rispettivamente in
Marocco e in Calabria e io sono sola in ufficio. Si lavora il
doppio senza accorgersene.Nessuno chiama, nessuno scrive e si va avanti a immettere ordini, spedire, archiviare, sistemare e annaffiare un’enorme pianta, l’unica che c’e’ in tutto il piano. Le cinque arrivano cosi di botto.
Le mie colleghe oltroceano a Mira, Venezia, sono rientrate quasi tutte lunedi e dalle 9 a mezzogiorno qualche telefonata puo’ arrivare.
Giu’ in strada c’e’ poco o nessuno. Si attraversa tranquillamente, non ci sono code lunghissime tra un semaforo e l’altro , i taxi fanno pochi affari e se si esce a prendere il pranzo non c’e’ praticamente coda. Il solito “next” della cassiera di turno e’ affievolito e sporadico.
Sui marciapiedi non ci si spintona per passare il solito ignoto che passeggia in mezzo guardando sbadatamente le vetrine.
Il caldo afoso ha lasciato il posto a un venticello non
fresco ma sopportabile.
Settimana prossima tutto torna alla normalita’. Come
diceva quel vecchio tormentone estivo“l’estate sta’ finendo e un anno se ne va’...”. C'e' da crederci o no qui cominciano gia’ a parlare di feste natalizie! I negozi hanno gia' esposto le cartoline di Thanksgiving che quest'anno e' il 22 di novembre. Le pubblicita' per lo shopping del ritorno a scuola invece va avanti da luglio.
Dopo il Labor Day che e' il primo lunedi di settembre tutto puo' succedere con il tempo, le temperature posso crollare di colpo o almeno cosi dicono.
Io invece gia’ mi vedo a buttare tonnellate di foglie secche autunnali raccolte sul marciapiede di casa....