sabato 24 novembre 2012

Si va' a guadagnare il pane


Bisogna pur campare in qualche modo, no? Una delle alternative e’ andare a lavorare. Qui non dicono portare la pagnotta a casa o il pane. Loro ci portano la pancetta (bringing the bacon home). Personalmente non ho cambiato molti lavori. Uno in sei anni e l’unico per il momento. Pero’ si sentono commenti qui e la’, da altre persone. Tiri le somme su quello che e’ il mondo del lavoro qui. Con la maggior parte dei lavori cosiddetti privati, cioe’ tutto cio’ che non e’ comunale o statale, ti assumono con un contratto. I piu’ hanno i loro sindacati (si sempre quelli e fanno lo stesso “lavoro” che fanno in Italia).
Ho sempre sentito dire che qui e’ facile venire assunti. Peccato che raccontano la storia a meta’. E’ anche facile venire licenziati. Quello che si vede nei film americani di solito e’ lo specchio della realta’. A volte gonfiata, ridicolizzata oenfatizzata ma pur sempre di realta’ si tratta.
Il fatto e’ che se vai al lavoro lunedi non significa che ci andrai anche il lunedi dopo. Al venerdi pomeriggio ti si presenta il tuo caporeparto o capo in generale e ti presenta una busta con la paga della settimana e una lettera di licenziamento altrimenti detta pink slip. Questa e’ una pratica comune che ha fatto diventare il termine pink slip sinonimo di licenziamento. Di solito e’ compilata in tre copie. La prima e’ bianca, la seconda e’ gialla e la terza che va al lavoratore e’ rosa (pink).
Quando l’hai ricevuta dal giorno dopo sei uccel di bosco, voli da una parte all’altra in cerca di un’occupazione che ti aiuti a pagare le bollette. Se ti trovi in un periodo come questo, buona fortuna. Se ti assumono possono anche licenziarti in una settimana perche’ non vai bene (sentito dire direttamente dalla persona che ha dovuto “lasciare andare” lo sfortunato).




D'altro canto ci sono persone che sono impiegate in una ditta per una vita, che vanno in pensione e tutto fila liscio. Salvo che poi ti ammali e ti mangi la pensione, i risparmi e la casa perche’ hanno un sistema sanitario privato che taglia le corde appena si accorge che la tua malattia la tira troppo per le lunghe e diventi un costo. Ma questa e’ un’altra storia.
La mossa comune e’ quella di vendere la casa e spostarsi in un’altro stato. Lo stato dei pensionati per eccellenza e’ la Florida. Caldo tutto l’anno e soprattutto economico viverci.
I non nativi americani (io per esempio) tornano, se tornano, al paese natio. Durante le carriera lavorativa mettono via qualche soldo, comprano una casa e poi ci tornano per sempre.
Come Badu, senegalese che controlla gli estintori per una grossa ditta e che per il momento ha comprato un paio di case vicino a Dakar e che per ora affitta.
Gli impieghi regolati da sindacati hanno un programma ben preciso. In otto ore hai due pause di 15 minuti l’una e mezz’ora per la pausa pranzo. Alle dodici-zero-zero si mangia. Questa mi e’ arrivata da artigiani veneti che hanno lavorato in citta’ a un negozio gomito a gomito con operai locali . Si stupivano di come mollavano tutto per andare in pausa.  Forse e’ l’unica certezza che hanno e non se la fanno portare via. Le ferie maturano cosi come i giorni di malattia e i personal day (permessi). Se l’azienda e’ seria e vuole assicurarsi una lunga permanenza della forza lavoro ha anche un piano di pensionamento che e’ privato. Cioe’ rimane in piedi tanto che l’azienda funziona, se chiude anche la pensione se ne va’.
Ho l’impressione che il mondo del lavoro sia un po’ precario, non per mancanza di regole ma per l’insicurezza del lavoro che duri nel tempo. Anche dai clienti dell’azienda dove lavoro nessuno resiste nel tempo. Se ne vanno, li licenziano, dopo un paio di anni non li senti piu’ e ti dicono che sono tornati nella loro citta’. Altri vanno via dopo pochi mesi o poche settimane.
Ci sono poi lavori che ti rendono ricco dal giorno alla notte o ti fanno apparire in TV solo per essere te stesso o dicendo scemenze.
Ci sono milionari diventati tali dopo aver preso la videocamera, essere andati per strada intervistando persone con domande assurde e mettendo il video su YouTube.
L’ultimo folle si chiama “Here comes Honey BooBooEcco che arriva Miele Bu Bu. E’ una bimba di 6 anni di nome Alana la cui mamma la porta a concorsi di bellezza per la sua eta’ e la vita che conducono a McIntyre in Georgia. E’ una sensazione e vengono pagati per quello.

In tanti inseguono la carriera di attore o modella sperando nel colpo grosso che li faccia diventare ricchi e famosi. Da li in poi qualsiasi cosa fanno e’ un introito sicuro. Profumi, linee di pentole da cucina, vestiti, e cosi via. Gente che lavorava in un supermercato s’e’ ritrovata ad avere un programma in cucina sulle reti nazionali. Basta un po' di fortuna e trovarsi al momento giusto al posto giusto. Nel posto giusto mi sembra gia’ di esserci e in attesa di insegnare a tutta l’America come si fa una lasagna vado avanti a vendere pantaloni.