sabato 13 ottobre 2012

Elezioni e politica



Da quando sono finite le Olimpiadi hanno cominciato a martellarci con le Elezioni presidenziali. Qualcuno potra’ dire, “be’ ma sono LE elezioni del Presidente” si ma, non si impara molto da quello che dicono. Gossip e nient’altro. Lui ha detto cosi, l’altro ha detto cosa’ e via  come degli uomini di un tempo a giocare a carte all’osteria.
Poco ma sicuro che quattro anni di Repubbblicani al governo non ce li voglio.
Il GOP (gi-o- pi), cosi viene chiamato il candidato alla presidenza della parte repubblicana, s’e’ trovato il belloccio di turno come candidato alla vicepresidenza e si fa fotografare anche a lavorare sodo con i pesi da palestra, come se bastasse a governare.

Il primo Presidente repubblicano fu Abrahm Lincoln. Dopo la guerra civile i primi repubblicani furono percepiti come il partito che aveva vinto la guerra. Quelli invece che erano fermamente legati al Governo Federale furono ironicamanete soprannominati Gallant Old Party ( Il Vecchio Glorioso Partito). Presto divenne Grand Old Party (Grande Vecchio Partito) e abbreviato come GOP. Cosi i Repubblicani di oggi sono i discendenti dei Federati che avrebbero voluto il Sud diviso dal Nord e che volevano tenersi i “loro” schiavi. Non hanno nessun interesse nel benessere comune ma solo del benessere delle loro tasche a qualsiasi costo.
Ho sentito dire al candidato del GOP tante di quelle castronerie che ancora non so come c’e’ gente che voglia votarlo. Tanto per dirne una, secondo lui, quelli senza lavoro che chiedono aiuto sono parassiti, ha avuto poi da dire su insegnanti, donne, aborto e via dicendo. Ha inviperito meta’ America con scemenze che un candidato alla Casa Bianca non dovrebbe nemmeno pensare, non solo dire. Ultima ha ammesso che Obama non ha aumentato le tasse. Cosi non si capisce se parteggia per se stesso oppure fa campagna per il suo avversario. 10 dei suoi 24 consiglieri sono gli stessi che aveva Bush. Ha gia’minacciato tutti quelli che poteva nel medio-oriente. Se lo eleggono poco ma sicuro che siamo in mezzo a un’altro caos. Intanto qui una persona su sei non mangia e siamo in 300 milioni. Non c’e’bisogno di fare i conti per vedere quant’e’ alta la percentuale.
Adesso sta’ pensando di dare soldi e armi ai ribelli libanesi per stravolgere il governo attuale, cosi poi metteranno qualcuno che protegga i loro interessi come hanno fatto con Haiti.
Questo fino a quando gli servi, poi ti mollano li e cominciano a puntare il dito. Non vai piu’ bene, bisogna cambiare e via di nuovo altre guerre perse.
Un libro che denuncia ed espone tutti questi giochini e’ “Liberty And Giustice for some”, la frase sarebbe liberty and giustice for all, e’ parte del giuramento di fedelta’ alla bandiera.
Liberta’ e giustizia per tutti, il titolo del libro e’ invece liberta’ e giustizia per alcuni.
E’ una descrizione dettagliata di come manipolano tutti e tutti per arrivare dove vogliono e la maggior parte delle volte con l’appoggio di tutto il mondo occidentale.
Cosi adesso rabbrividisco a all’idea di
un altro "Bush" alla Casa Bianca.
Il primo dibattito non e’ andato bene secondo i sondaggi ha "vinto" Romney, ma non tutti hanno bevuto la storiella di quello che sa quello che sta facendo.
Non puoi rimediare a mesi di scemenze in un’ora. E non ho mai visto il Presidente cosi senza parole, che sia una tattica? Al secondo e terzo dibattito spero che lo sotterri con uno dei suoi discorsi fiume, quelli che non fanno una piega.

 “Non capisco perche’ l’America pensa sempre di dover andare in giro per il mondo a forzare gente con le armi ad accettare il nostro modo di governare. Quando hai qualcosa che e’ veramente buono non devi imporlo alla gente. Lo rubano.
                                                                                                                                                         Dick Gregory
                                                                                                                                  (Comico e attivista politico)